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Immagine del redattoreSuore di Santa Marta

PAURA

Il terrorismo della paura funziona sempre. Se vuoi ottenere qualcosa non devi dare una ragione valida, bensì una paura valida affinché si smetta persino di ragionare pur di risolvere la paura. È con questo tipo di strategia che si fa spazio nei contemporanei di Gesù l’idea sempre più forte di ucciderlo. L. M. Epicoco

Leggendo il vangelo di oggi possiamo cogliere che lo scopo della morte di Gesù è quello di finire tutta problematica collegata al modo di presentarsi di un rivoluzionario ma, se lo pensiamo bene è troppo poco di fronte alla vera forza della sua morte.

Vediamo come in fondo i capi dei sacerdoti e dei farisei sanno come comportarsi con questo Gesù, era venuto a disturbare un ordine chiaro, comprensibile, dove ognuno aveva il proprio posto. Il sommo sacerdote vuole salvare se stesso e i suoi interessi, al contrario Cristo, invece di trattenere per se la propria vita, si dona liberamente portando a noi la salvezza eterna.

Domani "entriamo" con Gesù nella sua passione, cerchiamo di trovare un attimo di silenzio per meditare su questi giorni di grazia e facciamo posto alla Gioia pasquale.

Per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.

Dal Vangelo secondo Giovanni (11,45-56) In quel tempo, molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che Gesù aveva compiuto, [ossia la risurrezione di Làzzaro,] credettero in lui. Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quello che Gesù aveva fatto. Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono il sinèdrio e dissero: «Che cosa facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo continuare così, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro tempio e la nostra nazione». Ma uno di loro, Caifa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla! Non vi rendete conto che è conveniente per voi che un solo uomo muoia per il popolo, e non vada in rovina la nazione intera!». Questo però non lo disse da se stesso, ma, essendo sommo sacerdote quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. Gesù dunque non andava più in pubblico tra i Giudei, ma da lì si ritirò nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Èfraim, dove rimase con i discepoli. Era vicina la Pasqua dei Giudei e molti dalla regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Essi cercavano Gesù e, stando nel tempio, dicevano tra loro: «Che ve ne pare? Non verrà alla festa?». Parola del Signore.


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