San Giuseppe, Sposo della Beata Vergine Maria
- Suore di Santa Marta
- 20 mar 2023
- Tempo di lettura: 3 min
La solennità di San Giuseppe ogni anno "spezza" il periodo Quaresimale introducendoci nell'ottica propria della missione di San Giuseppe all'interno dell'economia della Salvezza.

Tutte le letture che ci vengono proposte oggi per la nostra meditazione hanno come tema centrale la fiducia nell'agire del Signore che opera cose grandi nella storia di ogni uomo soprattutto dove sembra che non ci siano nuovi orizzonti.
Contemplando San Giuseppe e la sua disponibilità all'agire di Dio scopriamo che anche noi siamo chiamati ad "abbandonare le armi" per accogliere i piani di Dio nella nostra storia, soprattutto quando ci spingono oltre i nostri progetti.
Siamo chiamati a fare spazio all'inatteso, all'inspiegabile, ed è proprio qui che la celebrazione odierna ci aiuta ad entrare più profondamente nel Mistero Pasquale: con la Morte e Risurrezione di Cristo siamo introdotti "nell'oltre" di Dio che per amore nostro ci consegna il proprio Figlio.
Oggi, apriamoci con fiducia alle chiamate del Signore e preghiamo per tutti coloro che scoprono di essere chiamati a fare passi impegnativi nel proprio cammino spirituale!
Prima Lettura
Il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre.
Dal secondo libro di Samuèle (7, 4-5a.12-14a.16)
In quei giorni, fu rivolta a Natan questa parola del Signore:
«Va' e di' al mio servo Davide: Così dice il Signore: "Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno.
Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile il trono del suo regno per sempre. Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio.
La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile per sempre"».
Parola di Dio.
Seconda Lettura
Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (4,13.16-18.22)
Fratelli, non in virtù della Legge fu data ad Abramo, o alla sua discendenza, la promessa di diventare erede del mondo, ma in virtù della giustizia che viene dalla fede.
Eredi dunque si diventa in virtù della fede, perché sia secondo la grazia, e in tal modo la promessa sia sicura per tutta la discendenza: non soltanto per quella che deriva dalla Legge, ma anche per quella che deriva dalla fede di Abramo, il quale è padre di tutti noi - come sta scritto: «Ti ho costituito padre di molti popoli» - davanti al Dio nel quale credette, che dà vita ai morti e chiama all'esistenza le cose che non esistono.
Egli credette, saldo nella speranza contro ogni speranza, e così divenne padre di molti popoli, come gli era stato detto: «Così sarà la tua discendenza». Ecco perché gli fu accreditato come giustizia.
Parola di Dio.
Vangelo
Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore.
Dal Vangelo secondo Matteo (1, 16.18-21.24a)
Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore.
Parola del Signore.
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