Quando lo sposo sarà loro tolto, allora digiuneranno.
Dal Vangelo secondo Matteo (9,14-15)
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».
Parola del Signore
Una parola...
La prima lettura di oggi ci presenta i rischi che possiamo correre, soprattutto se siamo "di casa" nella pratica religiosa. Siamo tutti consapevoli che c'è un forte rischio di compiere dei riti e dei gesti per abitudine.
Gesù, in risposta alla domanda che le viene posta risponde in modo chiaro: così il nostro digiuno (non solo di cibo) ci permette di essere "presenti" al quotidiano, e di non dimenticare l'essenziale.
E' questo il digiuno che a Lui piace, perché quando abbiamo a cuore l'essenziale questo gesto esterno diventa ciò di cui è simbolo: l'uscire di noi stessi per aprirci al cuore dell'altro, alla sua fame, alla sua solitudine, alle sue sofferenze.
... per crescere nella fraternità
La Quaresima è il tempo propizio per fare spazio alla Parola di Dio. È il tempo per spegnere la televisione e aprire la Bibbia. È il tempo per staccarci dal cellulare e connetterci al Vangelo. Quando ero bambino non c’era la televisione, ma c’era l’abitudine di non ascoltare la radio. La Quaresima è deserto, è il tempo per rinunciare, per staccarci dal cellulare e connetterci al Vangelo. È il tempo per rinunciare a parole inutili, chiacchiere, dicerie, pettegolezzi, e parlare e dare del “tu” al Signore. È il tempo per dedicarsi a una sana ecologia del cuore, fare pulizia lì.
(Papa Francesco, Udienza generale 26.02.2020)
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